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L’introduzione del mercato libero ha sicuramente creato una maggiore concorrenza tra fornitori di energia elettrica. Inoltre, questa manovra ha dato modo ai contribuenti di scegliersi liberamente il proprio fornitore, valutando tutte le offerte e i vantaggi di ogni operatore.
Quello delle bollette riguardanti l’energia elettrica e il gas è un tema molto delicato e del quale, in Italia, si dibatte da molto tempo, scatenando grande preoccupazione nelle famiglie e nelle aziende a qualsiasi livello.
Se gli stipendi italiani restano congelati a diversi decenni fa, facendo perdere potere di acquisto alle singole famiglie, le tasse sono in constante aumento, di anno in anno. Ciò fa impennare l’inflazione, con un costo della vita che diventa sempre meno sopportabile dalle famiglie. Stipendi medi troppo bassi, costo della vita elevato, creano un certo squilibrio, facendo sprofondare sempre più cittadini verso la soglia di povertà.
Un problema che l’Italia si porta dietro ormai da tanti anni, prima con l’introduzione dell’euro, gestita malissimo, dove i prezzi sono subito raddoppiati, a fronte di stipendi sempre uguali, poi con la crisi economica innescata nel 2008 e della quale ci stiamo portando dietro ancora oggi molte delle problematiche.
Insomma, se gli stipendi italiani diventano sempre più bassi, le tasse italiane sono tra le più elevate in tutta la Comunità Europea. Il fenomeno in esame, è generato da molteplici fattori, come l’aumento delle materie prime, le guerre in Medio Oriente e in Ucraina che bloccano i trasporti e congelano il mercato, la crisi climatica che incide sulla produzione, gli oneri di sistema e molto altro ancora.

Tutto ciò contribuisce a far aumentare il prezzo dell’energia che viene fornita alle nostre aziende e abitazioni. Esistono comunque alcune strategie efficienti per contrastare l’aumento dei costi energetici. Certo, non si possono compiere miracoli, il prezzo del gas naturale ha subito diverse impennate dopo il blocco da parte della Russia, dalla quale l’intera Europa si approvvigionava.
L’Italia, comunque sia, sta puntando sullo sfruttamento di energie rinnovabili, e anche su una certa autonomia che la renderà sempre meno dipendente da altre nazioni. Comunque sia, il prezzo del gas naturale gioca ancora un ruolo importante sul costo delle bollette, visto che le forniture di gas dalla fonte primaria vengono vendute a prezzi elevatissimi. Non solo il prezzo della fornitura è elevato, ma a gravare sul costo finale ci sono anche le tasse e gli oneri di sistema. Le accise, le aliquote e altre imposte che si vanno ad aggiungere al prezzo di acquisto del gas. Tutto ciò si riflette sul prezzo delle bollette. Nel 2024, ad esempio, abbiamo assistito al ritorno dell’IVA al 22%, dopo il ribasso sperimentato dal Governo per contenere i prezzi.
Il consumo energetico, come abbiamo evidenziato, è un tema sempre più caldo: complice l’aumento dei prezzi in bolletta e la riduzione del potere di acquisto generale, riuscire a risparmiare diventa quasi un obbligo. Secondo alcune analisi, infatti, nel 2024 le famiglie italiane hanno dovuto mettere in conto una spesa tra i 1.750 euro fino a 3.900 euro all’anno per le forniture di gas e luce, circa 650 euro in più rispetto a prima della crisi energetica.
Ridurre i costi mensili rappresenta quindi l’unica strada possibile per evitare di implodere e di non riuscire a sostenere le spese. Si tratta di una pratica possibile, ma che richiede una combinazione di strategie e azioni quotidiane e qualche cambiamento nelle proprie abitudini.

Risparmio energetico: confrontare le offerte

Si tratta di una possibilità resa più immediata con la fine del mercato tutelato e l’ingresso nel mercato libero avvenuto dal 1° luglio 2024. A partire da questa data, infatti, ogni consumatore è libero di scegliere da quale venditore e a quali condizioni economiche comprare l’energia elettrica, analizzando le offerte e siglando il contratto più conveniente. Se questa scelta viene fatta con intelligenza, il risparmio mensile può rivelarsi anche molto alto.
Nonostante i numerosi vantaggi, il mercato libero dell’energia e del gas presenta anche diverse sfide. Una delle principali è rappresentata dalla complessità delle offerte e dalla necessità per i consumatori siano essi utenti aziendali o privati di essere ben informati in modo da poter scegliere consapevolmente.

Ma quali sono le principali sfide del mercato Libero?

Complessità e numerosità delle offerte: la varietà di tariffe e condizioni può essere disorientante per i consumatori. Molti trovano difficile capire le differenze tra le varie offerte e, di conseguenza, rischiano di non scegliere l’opzione più vantaggiosa;

Disuguaglianze: non tutti i consumatori presentano lo stesso livello di accesso alle informazioni o la stessa capacità di analizzare le offerte;

Sovraccarico di informazioni: la grande quantità di informazioni disponibili può risultare eccessiva, portando a confusione e decisioni non ottimali. Questo fenomeno è noto come “information overload” e può compromettere la capacità dei consumatori di scegliere consapevolmente;

Truffe e pratiche commerciali scorrette: in un mercato competitivo, esiste il rischio di truffe o pratiche commerciali scorrette. Alcuni fornitori potrebbero presentare le proprie offerte in modo ingannevole, o non rispettare pienamente le condizioni contrattuali promesse.
La soluzione migliore è quella di avvalersi della consulenza di un professionista di fiducia che periodicamente proporrà all’utente finale la soluzione più conveniente e affidabile sul mercato.
Segnaliamo inoltre che una soluzione al contenimento dei costi sulle bollette di energia elettrica potrà avvenire, nel prossimo futuro, grazie a una manovra studiata dalla UE per l’implementazione della tariffa energetica unica.

Risparmio energetico: migliorare l’efficienza

Migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione significa ottenere la massima produzione di energia, riducendo al minimo gli sprechi, i consumi e i costi. Lo si può fare, ad esempio, optando per l’illuminazione a LED, che consuma meno energia e dura più a lungo, oppure acquistando elettrodomestici con classificazione energetica alta (A+++) o, ancora, sfruttando la tecnologia e le energie rinnovabili per regolare automaticamente la temperatura in ogni momento ed essere indipendenti a livello energetico.

Risparmio energetico: ridurre i consumi

I costi mensili sono sempre proporzionali ai consumi. Questa vale anche per l’energia elettrica. Diventa quindi evidente che, per ridurre le spese destinate alla luce, la strada da seguire è quella del taglio dei consumi, che si può fare spegnendo gli apparecchi elettronici quando non sono in uso (non lasciarli in stand.by), fare attenzione alle ore in cui si svolgono determinati lavori (ad esempio, non usare lavatrici e lavastoviglie
nelle ore di punta, quando l’energia costa di più) o limitare l’utilizzo degli elettrodomestici, del sistema di riscaldamento e dei condizionatori o pompe di calore. Attenzione anche ai kilowatt del contatore. Se la potenza è bassa e si va in eccedenza, quel consumo maggiore verrà addebitato in bolletta anche se non ce ne accorgiamo.

Risparmio energetico: audit energetico

Per capire meglio dove intervenire è possibile effettuare un audit energetico della propria abitazione, azienda o ufficio: si tratta di una procedura di analisi che ha l’obiettivo di fotografare i consumi energetici reali e di identificare dove viene sprecata energia e come si può migliorare l’efficienza. Lo si può fare tramite misuratori di consumo di energia elettrica, in modo da capire rapidamente quale apparecchio consuma di più e quando è il caso adottare comportamenti per il risparmio dell’energia.

Risparmio energetico: soluzioni energetiche sostenibili

Un altro aspetto sul quale, nel contesto attuale, si pone particolare attenzione è quello di una sempre crescente consapevolezza ambientale dei consumatori. Non a caso molti fornitori nel mercato libero offrono opzioni di energia verde, prodotta quindi da fonti rinnovabili. I consumatori hanno quindi l’opportunità di scegliere soluzioni energetiche più sostenibili, contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO2 e al contrasto del
cambiamento climatico.

Per massimizzare i vantaggi del mercato libero, è essenziale che i consumatori siano adeguatamente informati e supportati nel processo di scelta del fornitore. Le autorità di regolamentazione e le associazioni dei consumatori devono giocare un ruolo attivo in questo, promuovendo la trasparenza e l’educazione. Solo così sarà possibile realizzare appieno il potenziale di un mercato libero, dinamico e competitivo, capace di rispondere alle esigenze di tutti i consumatori e di contribuire a un futuro energetico sostenibile.

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